Itinerario in moto nella Loira: la provincia di Berry

La Francia è quel paese che, fino a poco tempo fa, non mi aveva mai entusiasmato molto a causa di brutti ricordi di un campo scuola liceale e ad un rapporto non proprio idilliaco con Parigi.
Poi è arrivata la Valle della Loira e ha rimesso a posto tutti i pezzi.
L’itinerario in moto nella Loira che abbiamo affrontato a settembre è stato un sogno ad occhi aperti. Visitare la Valle della Loira non significa vedere solo castelli ma anche paesini medievali che sembrano usciti da un libro della Disney, tanto verde, paesaggi incantati, i riflessi sull’acqua del fiume, significa assaggiare ottimi vini, incontrare l’elegante cultura francese, passeggiare per splendidi giardini.
La Valle della Loira è tanta meraviglia, una regione le cui strade devono essere percorse con lentezza, godendosi ogni attimo, ogni vista, ogni colore, ogni paese.
Non poteva esistere modo migliore per noi di scoprirla se non in Harley, in un lungo e meraviglioso on the road alla scoperta di quella che è la provincia meno conosciuta della regione: la provincia di Berry, dove le strade costeggiano colline e vigneti, fiumiciattoli e castelli, borghi medievali e splendidi parchi.

Itinerario in moto nella Loira: tappa per tappa

Siamo partiti in moto direttamente da Roma e le tappe del nostro viaggio, prima di arrivare nella Loira, sono state: Piombino, Sestri Levante, Aosta, Annecy, Dijon… ma di questo vi parlerò meglio in altri post.

Dijon > Apremont-sur-Allier, 195 km

Itinerario in moto nella Loira, Apremont sur Aliier

Il caratteristico paesino di Apremont-sur-Allier che si trova vicino la confluenza del fiume Loira e il fiume Allier, nostra prima tappa dell’itinerario in moto nella Loira, è uno dei più bei villaggi della Francia (per me forse è proprio il più bello, almeno tra quelli visti fino ad oggi). E’ il classico borgo medievale che si immagina, quello che si vede sui libri di favole o nei film alla tv: stradine strette a cui fanno da cornice casette ocra coi tetti marroni spioventi, dai fiori di cento colori ad addobbarne i balconi, piante verdi e fioriere vicino alle porte.
Come ogni paese della Loira ha anche il suo castello, lo Château d’Apremont, ma non è questa la sua attrattiva principale. Secondo me merita una visita anche solo per la bellezza pittoresca del paese, ma se a questa ci aggiungiamo un giro nel meraviglioso Parc Floral… Apremont-sur-Allier diventa una tappa imperdibile.
Passeggiare nel Parc Floral è come fare un giro intorno al mondo: dal giardino inglese al ponte cinese, dal padiglione turco al viale dei glicini che sa tanto di Giappone. E poi cascatelle, il giardino d’inverno, il belvedere, il giardino dell’estate, il castello. I suoi colori sanno illuminare lo sguardo e per me è uno dei giardini più belli che abbia visto: senza nulla togliere agli altri questo ha tutto il fascino del mondo nel palmo di una mano.

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Il consiglio: Dove Mangiare? Se arrivate qui per l’ora di pranzo, o decidete di fermarvi a mangiare qui dopo la visita al paese e al parco, vi consiglio di provare La Brasserie du Lavoir, un posticino delizioso vicinissimo al Parc Floral dove si mangiano piatti tipici francesi nel giardino all’aperto… provate il dolce di formaggio, è veramente particolare!

Apremont-sur-Allier > Sancerre, 75 km

Sancerre, una cittadina abbarbicata su una collina che domina una splendida valle ricoperta di vigneti, è il paese delle vigne e delle mongolfiere, dei tramonti che lasciano senza fiato, dei palazzi medievali chiari dai tetti blu, delle stradine strette… e, ovviamente, del vino: sembra che qui nasca anche il miglior Sauvignon blanc, con tanto di marchio AOC (Appellation d’origine contrôlée, il nostro DOC).

Itinerario in moto nella Loira, Sancerre

Nella Maison de Sancerre, aperta da aprile a novembre, viene raccontata (con audioguide in inglese e spagnolo ma non in italiano) in otto minuti, tramite una proiezione su un piano in rilievo, tutta la storia geologica del paese per spiegare il perché il vino qui sia così buono. Questo museo è quasi del tutto interattivo: c’è anche il cinema in 4D dove si segue il viaggio di una coccinella tra le vigne e le varie fasi di produzione del vino, il giardino con il simulatore del trattore viticolo e il gioco dell’oca dove si possono odorare tutti i fiori, le piante e i frutti che danno retrogusto ai vini. Ideale anche e soprattutto con i bambini!

Il consiglio: dove dormire? Alla fine della giornata ci siamo fermati a dormire proprio qui a Sancerre alla Côte des Monts Damnés, un hotel elegante con camere a tema: a noi è capitato il Natale! Hanno anche un ottimo bistro dove abbiamo cenato e fatto colazione con la loro cucina locale e i piatti preparati come una volta.

Sancerre > Bourges, 50 km

Itinerario in moto nella Loira, Bourges

In questo itinerario in moto nella Loira non poteva mancare il capoluogo della provincia di Berry, una caratteristica cittadina dal forte carattere culturale che fu capitale dell’alchimia durante il medioevo… e quell’alone di mistero, esoterismo e suggestione ancora si respira tra le sue strade.
Si può seguire il percorso sulle orme di Jacques Coeur, uno dei più famosi mercanti francesi che nacque a Bourges alla fine del 1300. Fu tesoriere di re Carlo VII, ma anche alchimista, usuraio e mercante d’armi. A metà del 1400 fece costruire a Bourges uno splendido palazzo in stile gotico che oggi, dopo trent’anni di restauri, appare ancora al massimo della sua bellezza. Si può vedere – solo da fuori però – anche la casa dove è nato Jacques Coeur e, se si ha tempo, intraprendere il percorso di 150 km che porta il suo nome e tocca 18 tappe tra castelli, manieri e ricche residenze antiche nella regione di Berry.
Una cosa da non perdere assolutamente qui a Bourges è la Cattedrale Saint-Etienne, patrimonio dell’umanità, e i giardini dell’arcivescovado. La Cattedrale è ispirata a quella di Notre Dame di Parigi: grande, alta, ampia (tanto da avere raffigurati a grandezza naturale le figure di Cristo e dei Profeti), con pilastri slanciati verso l’alto a voler sfiorare il cielo. Una cosa però la differenzia molto da quella di Parigi: i colori. Rispetto a Notre Dame, la Cattedrale Saint-Etienne è molto più chiara e le sue grandi vetrate policrome nei giorni di sole illuminano e colorano ogni angolo. Così come colorati sono i giardini, voluti dall’arcivescovo nella prima metà del 1700, che rappresentano l’allegoria delle quattro stagioni.
Tra case a graticcio, palazzi medievali e vicoli pittoreschi, Bourges sa come restare nel cuore.

Bruges > Bruère-Allichamps, 40 km

Itinerario in moto nella Loira, Noirlac

Bruère-Allichamps è un piccolissimo paesino considerato il centro geometrico della Francia ed è stato scelto nel 1975 come location del film “Gli anni in tasca” di François Truffaut.
Noi ci siamo fermati qui attirati dal suo principale punto di interesse: l’Abbazia di Noirlac, una delle tappa del cammino di Jacques Coeur e una delle maggiori abbazie cistercensi d’Europa, fondata nel 1136 da Robert de Châtillon nipote di San Bernardo, che spicca nel paesaggio campestre con le sue pietre bianche e il tetto rosso. Semplice nella forma, nelle linee, nello spirito. Qui regna una silenziosa atmosfera di pace e serenità, tranne quando ospita mostre e concerti (o il tradizionale mercato di Natale) trasformandosi in un luogo vivo e colorato… nonostante il suo nome significhi “Lago nero” e derivi da una tragedia accaduta nel vicino lago paludoso, dove annegò il figlio del signore di Charenton.

Bruère-Allichamps > Ainay-le-Vieil, 18 km

Itinerario in moto nella Loira, Ainat-le-Vieil

Vicinissimo all’Abbazia di Noirlac esiste un castello risalente alla metà del 1400: lo Château d’Ainay-le-Vieil.
Non si può visitare la Valle della Loira senza vedere almeno uno dei suoi famosi castelli e il castello di Ainay-le-Vieil ha qualcosa di speciale: qui ancora vive la contessina con la sua famiglia (i de Bigny che lo acquistarono da Jacques Coeur) e visitarlo significa entrare nelle loro stanze, vedere le loro foto di famiglia, sbirciare un po’ nelle loro vite. Il castello di Ainay-le-Vieil viene chiamato anche “la piccola Carcassonne” per il suo fascino e la sua imponenza: è uno dei meno conosciuti della Valle ma anche uno dei più belli. Oltre al castello si possono visitare anche i giardini, fiori all’occhiello del castello tra parchi all’inglese e roseti antichi.

Il consiglio: dove dormire e mangiare? Alla fine di questa ennesima giornata di viaggio abbiamo dormito a pochi chilometri da Ainay-le-Vieil, a Saint Amant Mortrond all’hotel Le Noirlac, un hotel molto particolare dallo stile moderno e colorato. Ha anche un ottimo ristorante con cucina tipica con piatti preparati esclusivamente con ingredienti di stagione.

Saint-Amand > Nohant, 55 km

Itinerario in moto nella Loira, George Sand

“La vita assomiglia a un romanzo più spesso di quanto i romanzi somiglino alla vita.” George Sand

Chi era George Sand? Qui a Nohant, in visita alla sua casa, lo si scopre un po’ meglio.
Nata nel 1804, il suo vero nome era Amandine Aurore Lucile Dupin, ma a quei tempi le donne non venivano prese molto in considerazione e per far realmente apprezzare i suoi libri Amandine dovette scegliersi uno pseudonimo maschile. Una donna anticonformista che lottò per i diritti e per la libertà, piena di spirito, una combattente, una viaggiatrice che sfidò leggi e pregiudizi. Fu l’amante di Flaubert, Chopin, de Musset e si oppose così strenuamente alla politica del papato che la Chiesa nel 1863 mise all’Indice (l’elenco dei libri proibiti) tutti i suoi libri.
Un personaggio che a suo modo ha contribuito alla storia dei diritti delle donne, della letteratura, della Francia. Vale la pena conoscerlo qui, nella sua casa, tra gli oggetti di uso quotidiano dove ospitò i suoi amici illustri come Balzac, Delacroix, Dumas e Liszt, oltre a quelli già citati; dove crebbe il figlio avuto dal primo e unico marito; dove la musica, l’arte e la letteratura migliore che fornì la Francia in quei tempi ha preso vita. Si può anche sfogliare il libro delle ricette che riempivano di odori e sapori la vita di George Sand e gli altri ospiti della casa: A la table de George Sand.

Nohant > Éguzon, 53 km

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Perché fermarsi ad Éguzon? Per il suo lago ma anche solo perché le strade da percorrere in moto per arrivarci sono magiche e regalano panorami campestri affascinanti, intervallati da boschi che già a settembre iniziano a tingersi d’autunno.
Una volta qui un giro nel Lago di Éguzon è irrinunciabile. Si arriva a vedere quella che un tempo era la diga più potente d’Europa (oggi è la seconda) e ad incantarsi nei panorami che questo lago artificiale di 312 ettari creato nel 1926 ha regalato alla zona. Un momento di romantico relax o per approfittare delle diverse attività che si possono svolgere nel lago. Da non perdere anche il Belvedere da cui si gode una magnifica vista su tutto il lago!

Il consiglio: dove dormire? Per l’ultima tappa di questo itinerario in moto nella Loira abbiamo dormito alla Maison du Lac, il b&b shabby marinaresco più bello che abbiamo mai visto. Romantico, raccolto, condito dall’incantevole disponibilità e familiarità dei proprietari, una giovane coppia che accoglie come in casa loro. Fanno anche servizio ristorante a cena e per colazione, con prodotti fatti in casa da loro stessi. Ci siamo totalmente innamorati di questo posto, tanto che ve ne parlerò a parte in un post tutto dedicato!

Tutto questo senza dimenticare le strade da percorrere: tra boschi, paesaggi campestri, colline, ogni tratto è un vero piacere da affrontare in moto, su strade larghe da assaporare lentamente… sembrano fatte apposta per l’Harley!

4 comments

    1. Grazie Paolo!
      Si, è la zona della Francia che ho amato di più… al pari con Hyeres e Porquerolles!

    1. Ciao Gigi!
      In una settimana è fattibilissimo e si fa tutto con calma… consiglio due notti sul lago, ma per il resto una notte è più che sufficiente e alcune tappe (da Bruere Allichamp a Nohant) si possono fare anche in un giorno!

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