Viaggi e fotografia

Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. Ho veramente voglia di partire.”
Gore Vidal

No, non voglio dare lezioni di fotografia (non ne sono all’altezza), solo parlare dell’ennesimo motivo per cui secondo me è bello viaggiare.
Viaggi e Fotografia.

Non mi riferisco a quanto sia bello fare foto in viaggio, quella è una cosa che non piace a tutti e sentirsi obbligati a farle solo per “portare qualche ricordo a casa” è quanto di peggio si possa fare.
La fotografia è una raccolta di attimi, attimi fatti di colori, persone, luoghi. Gli attimi sono spontanei, non possono essere forzati… è qualcosa che deve venire naturale, che bisogna sentirsi dentro.

C’è chi pensa che le foto migliori siano quelle fatte dall’altra parte del mondo, a persone e luoghi che non vedi tutti i giorni.
Io credo invece che fotografare cose uniche e rare sia facile. La cosa difficile è fare belle foto a ciò che vedi tutti i giorni. Raccogliere attimi che hai visto solo tu, angoli di città facili da raggiungere ma difficili da vedere.

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Non voglio sminuire le fotografie di viaggi fatte dall’altra parte del mondo, anzi… non so che darei per poterle fare!
Voglio solo mettere sotto un’ottica migliore quelle fatte sotto casa nostra.
Un buon occhio fa più di qualsiasi tecnologia o trucco fotografico. Un buon occhio e una bella botta di… fortuna.

Non voglio dilungarmi troppo su questo discorso, rischiando di andare fuori tema.
Se non è per la fotografia in sé, allora cosa c’entra la fotografia con i viaggi?

Vi svelo uno dei motivi per cui amo viaggiare.
Avete mai guardato una foto provando ad immaginare gli odori e i rumori del posto ritratto? Provato a pensare se trovandovi lì vedreste anche voi gli stessi colori?
Io si, quasi sempre.

Viaggiare mi da la sensazione di conquista quando mi trovo davvero di fronte a quelle immagini viste solo in una fotografia.
Respirare quegli odori, osservare quei colori, ascoltare quei suoni solo immaginati fino a quel momento.
Una sensazione che riempie i cinque sensi.

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E’ come vivere una favola, o trovarsi di fronte all’attore preferito.
Ecco, questa è al giusta definizione.
Per me che non amo la tv o la radio (se me li trovassi davanti forse riconoscerei giusto gli attori più famosi… ma quelli proprio tanto famosi. Fatta eccezione per gli attori di Sons of Anarchy. Loro li riconoscerei eccome. E gli salterei in braccio per ringraziarli) ma sono drogata di viaggi, i luoghi sono i miei VIP. Very Important Places.
Viaggio per abbracciare i miei VIP preferiti, quelli che ho visto sempre e solo in foto. Per abbracciarli, per conoscerli, per dirgli grazie.
Loro restano lì, a farsi fotografare meglio di un qualsiasi attore famoso, perchè non hanno tempo. Sono eterni, mutevoli ma eterni, e puoi perdere tutto il tempo che vuoi con loro, fotografarli in ogni angolazione possibile, assaporare le sensazioni che ti regalano senza fretta.

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Emozioni e sensazioni che solo i viaggi sanno regalare, per questo quando ti prendono non riesci a farne più a meno.

Anche voi avete queste sensazioni?

 

Le immagini sono prese da Flickr:
Gavin Carey
Martin Hogeboom
Adam
Jay Tilston

 

2 comments

  1. Grandissimi i Very Important Places!! Mi piace un sacco questa definizione!
    Ho sempre amato le fotografie e da quando viaggio ancora di più, perché mi portano alla mente ricordi stupendi 🙂

    1. Grazie Eli! Pensa che mi è venuta naturale mentre scrivevo, non ci avevo pensato prima 😀
      Io le amo prima e dopo il viaggio, perchè fanno prima sognare poi ricordare!

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