Disavventura a Cracovia: ladri, poliziotti, rabbia e paura

Finalmente posso scrivere questo post a mente lucida.
Ci ho pensato parecchio, cercando di riflettere sul fatto se era giusto farlo o no.
Alla fine ha vinto il si, perchè i viaggi come sappiamo tutti sono fatti di cose belle, bellissime, ma anche di cose brutte, a volte. Come tutto nella vita, d’altronde.
L’esperienza insegna sempre, e anche questo può essere utile a chi legge.

Ho aspettato per scriverne perchè fino a ieri avevo ancora troppa rabbia dentro. Ce l’ho ancora, ma un po’ meno… quanto basta per non odiare tutti come facevo fino a ieri. Non mi vergogno a dirlo, perchè sono sicura che tutti avrebbero provato la stessa cosa al mio posto.
Ho aspettato, perchè non volevo assolutamente rischiare di screditare un posto come Cracovia che di cose belle da vedere ne ha tante, cose per le quali vale anche la pena affrontare il viaggio in pullman di 25 ore che ho fatto per arrivarci.

Cracovia grigia

Cercherò di essere breve, e arrivo subito al giorno del “crimine” (passatemi la parola, perchè per me lo è stato).
Una piccola e doverosa premessa: dormivamo in un ostello, l’Hostel Centrum in Ulica Gertrudy, in una camera privata all’ultimo piano, quindi in stanza eravamo soltanto io e la mia amica.

Le giornate quando sono no, si vede già dal primo mattino.
Usciamo verso le 8.30, dopo la solita colazione.
Aspettate, la colazione merita una parentesi.
Veniva servit… no, scusate, esposta. Veniva esposta in una cantina.
Bisognava lavare i piatti da soli, ma questo ci sta in un ostello. Peccato che non ci fosse una sola tazza sana: tutte rotte, scheggiate, senza un pezzo. O stavi attento o ti tagliavi la lingua per bere il latte.
C’era solo caffè liofilizzato, il latte andava scaldato in forni a microonde su cui volavano mucchietti di capelli, e per mangiare c’era la scelta tra cereali (quelli normalissimi, classici, senza sapore) tenuti in scatole di plastica talmente vecchie da essere annerite, pane e marmellata, o dei dolcetti ricoperti di glassa. Pane e dolcetti erano esposti in cestini messi su un tavolo che venivano cambiati ogni tre giorni soltanto.

Colazione all'Hostel Centurm di Cracovia
Dicevo che le giornate no si vedono dal primo mattino.
Usciamo per le 8.30 come ogni giorno: chiudiamo tutto, chiudo il Mac nella borsa che infilo in un armadietto che poi chiudo a chiave, come ogni giorno.
La direzione quella mattina era la stazione, con l’intenzione di andare a visitare il Parco Nazionale di Ojcow.
Ci fermiamo dove suggeriva la guida Lonely Planet (che avevo comprato per l’occasione e che poi ho perso sul pullman), proviamo a chiedere informazioni ma nessuno parla inglese, solo una ragazza che arriva dopo un po’ e che ci dice che è la fermata giusta.
Aspettiamo mezz’ora, e ad un tratto un signore al quale avevamo chiesto informazioni ci dice qualcosa in polacco, facendo segno di andare verso la stazione dei treni di fronte. Tra gesti e disegni riusciamo a capire che quel giorno, il 15 di agosto, il pullman lì non passa e dobbiamo andare a prenderlo alla stazione dei bus di fronte.
Alla stazione dei bus chiediamo al Centro Informazioni Turistiche, ma non sanno dirci nulla. Proviamo direttamente in biglietteria, dove ci dicono che il 15 agosto non sarebbero partiti nè bus nè treni per Ojcow.
Ottimo. Erano già le 11 e qualsiasi altra destinazione richiedeva almeno 2 ore e 30 di viaggio. Alla fine, disperate, decidiamo di vedere tutto ciò che ancora ci mancava di Cracovia.
Questo ve lo racconterò poi.
Ora vi dico che per puro caso siamo rientrate in albergo alle 16 e non direttamente la sera tardi come gli altri giorni.
Il caso di un bottone dei pantaloni saltato e la necessità di cambiarsi.

Piazza del Mercato, Cracovia

Rientriamo in stanza e la prima cosa che faccio, come sempre, è aprire armadietto e borsa del pc.
Vuoti.
Completamente.
Sbianco. Non ci credo, non è possibile. Non c’è un segno di scasso, di forzatura, nulla. E tutto era di nuovo chiuso a chiave.
Cerco bene, magari l’ho messo altrove.
Mettiamo la camera a soqquadro ma niente, non salta fuori.
Sparito. E io mi sento gelare, oltre che prendere da una crisi di nervi.
Il mio mac! Quello che sognavo da anni, che ancora dovevo finire di pagare… ma soprattutto con dentro tutte le fotografie, i documenti del sito, tutto il mio lavoro da blogger e fotografa…
Pensavo a tutto e non pensavo a niente. Sentivo salire anche la rabbia verso i colpevoli, e anche verso di me mentre mi ripetevo che non avrei dovuto portarlo… ma chi viaggia per lavoro e ne ha necessità come fa?
Scendo alla reception, e la ragazza mi dice che non è possibile, che solo loro hanno la chiave e che c’è lei di turno dalla mattina alle 7. Mi suggerisce anche di non andare dalla polizia, che sarebbe inutile.
Il sospetto è lecito, non trovate?
Io ce l’ho avuto, e dalla polizia ci sono corsa. I poliziotti ci hanno ascoltato e dopo averci fatto compilare un foglio ci hanno accompagnate nella loro macchina e a sirene spiegate all’albergo. Hanno parlato con la ragazza, ma in polacco. Ragazza che nel frattempo faceva battutine e occhi dolci… lo ammetto, le avrei messo le mani al collo.

Per non annoiarvi, salto il racconto dell’esperienza con la polizia, per nulla positiva, tra urla, gente che pretende di parlare solo polacco e giornate intere passate dentro un commissariato per uscirne solo alle 15 del giorno dopo con in mano un pezzo di carta scritto in polacco. Senza spiegazioni su cosa ci fosse scritto.

Da questo ho imparato che in certe situazioni è sempre meglio rivolgersi e chiedere una mano al consolato. Se non altro parlano la tua lingua e capiscono quella degli altri… Perchè credetemi, quando si è così arrabbiati e delusi parlare una lingua che non è la tua è difficile. Se poi non parli nessuna lingua comprensibile dagli altri, è un vero casino. Magari voi ci avreste pensato, io non l’ho fatto, volevo solo riavere il mio mac.

Per la prima volta da quando viaggio, non vedevo l’ora di tornare a casa mia, dalla mia famiglia, di rivedere le facce dei miei amici e dimenticare gli ultimi due giorni passati.

Chi compie certe azioni come rubare un pc, spero non si renda conto effettivamente di quello che fa. Perchè non è solo un pezzo di ferro, loro non possono sapere quanto cuore ci ha messo chi lo ha preso. I sacrifici per comprarlo, ma anche solo tutto il lavoro che c’è dentro, le foto, i ricordi.
E’ una violenza bella e buona… e questo vale anche per le auto, i cellulari, tutto.
Io ho visto il mio lavoro da blogger finito, perchè un altro pc non posso comprarlo finchè pago quello, e dall’ufficio devo pensare ad un altro tipo di lavoro.
Per tutte queste cose, ci ho pianto.
Non riesco ad essere buona e pensare solo che c’è una giustizia nella vita. Riesco solo ad augurare a chi lo ha fatto di soffrire, sia per avermi tolto qualcosa in cui avevo riposto tantissime delle cose a cui tenevo, sia per i due giorni che mi ha fatto passare dopo questa storia.
Perdonatemi.

Denuncia Cracovia

I miei sospetti? Sono convinta, e nessuno me lo toglie dalla testa, che siano stati quelli dell’albergo. Nessun segno di scasso o di forzatura, tutto richiuso perfettamente a chiave. O c’era un mago delle serrature, o hanno aperto con le chiavi. Sapendo bene dove andare a vedere.
Fatalità l’ultimo giorno? Non si aspettavano rientrassimo presto, per me.
Chissà con quanti lo hanno già fatto!
Solo a pensarci mi sta risalendo la rabbia.

 

47 comments

  1. Che brutta storia cara Lucia… l’ulima cosa che devi fare però è darti delle colpe. Anche io in un viaggio mi sono trovata coinvolta in un furto, ad una ragazza che era con me hanno rubato lo zainetto con il biglietto aereo (non elettronico). Neanche a me in quel caso, e non ero neppure la vittima, quindi con la mente più lucida, è venuto in mente di chiedere aiuto al conosolato ed abbiamo affrontato insieme la polizia marocchina. Quanto al computer lo avevi lasciato sotto chiave, non potevi pensare che fosse incustodito… ora anche se è poco facile, fai sbollire la tua rabbia e ragalami uno dei tuoi più bei sorrisi… a me non hanno mai rubato un pc, ma so che significa perdere il proprio lavoro: ultimamente mi si è smagnetizzato l’hd esterno con qualcosa come 10 anni di foto di viaggi 🙁 e alcune foto erano solo lì

    1. Noooo, Simo mi dispiace! Hai provato a sentire l’assistenza? Magari hanno modo di recuperare i dati, so che è possibile se non si son rotti pezzi “fisici”…
      E per tutto il resto, grazie… non vedo l’ora che ci rivediamo così ti abbraccio e ringrazio dal vivo!

      1. spero davvero che tu riesca a recuperare almeno il contenuto.a cracovia ci sono ottimi hotel a prezzi buonissimi.forse in quello ostel sei stata la persona sbagliata al momento sbagliato. segnalo pirlata a me successa:ho prenotato un buon albergo con Olympia viaggi e mi hanno anche mandato la mappa.però era sbagliata e non corrispondeva all’indirizzo. ho così perso un pomeriggio a cercarlo!!!! coraggio ciao. wildrose

        1. Lo spero anche io, ma il tempo passa e credo che la polizia se ne freghi altamente del mio pc.
          Mai smettere di sperarci però…
          Quello però è colpa dell’agenzia… hai segnalato la cosa? Così non ricapiterà ad altri!
          Grazie, un abbraccio!

  2. Hai fatto bene a scriverci un articolo. Secondo me lo hai scritto anche in una forma fin troppo pacata, io mi sarei infuriato molto di più. brava Lucia

    1. Grazie mille Daniele… Ho aspettato apposta per farlo, altrimenti sarei stata una furia…

  3. oddio Lu, che brutta esperienza. Ho i brividi.
    Ma esiste gente così schifosa? E certo che esiste. Ma… come può succedere senza segni di forzatura?
    Io non posso che rincarare la dose, sostenendo come te che sono stati i tipi dell’hotel. Che amarezza 🙁

    1. E’ quella la cosa peggiore, che le strutture turistiche dovrebbero garantire la tua sicurezza in viaggio… Già non ci si fida andando in giro, ma si spera almeno di poter stare tranquilli una volta rientrati in quelle quattro mura. Invece…
      Un abbraccio grande Manu <3

  4. Quanto aveva su booking e tripadvisor quel posto? Posso andare a vederlo, ma è giusto che sia scritto anche qui… mi dispiace davvero tantissimo.

    p.s. certe serrature si possono aprire senza segni di forzatura specie se sono serrature elementari. senza parlare dei lucchetti che a volte hanno serrature molto semplici… a me è capitato di aprire un armadietto altrui in palestra!

    1. Su booking aveva 6.5, non so se con la mia recensione (dove ho scritto quanto accaduto) il punteggio sia calato.
      E’ in una posizione ottima, il prezzo anche era buono (50 euro a testa per 5 notti la settimana di Ferragosto), per questo non abbiamo dato troppo peso alle recensioni. Mai avrei pensato che fossero dei ladri, soprattutto perchè non avevamo stanza condivisa ma privata.
      Sicuramente non si ripeterà mai più una scelta simile!

      (Dici che si possano aprire e anche richiudere senza problemi? Perchè non solo non c’erano segni di forzatura, ma era anche tutto perfettamente richiuso! Non ci riuscirei mai a fare un lavoro simile!)

  5. Bruttissima esperienza, non brutta… a me è capitato di lasciare il Mac all’aeroporto di Roma e di accorgermene praticamente solo una volta atterrata a Rimini. Non me l’hanno rubato, l’ho dimenticato, ed è diverso… inoltre me l’hanno anche ritrovato, ed è quello che auguro a te.

    Su consiglio di Patrick sono andata a vedere l’Hostel su Tripadvisor, bè…. le recensioni sono bruttine, io non ci sarei andata in un posto così, ma questo non vuol dire nulla purtroppo. Mi spiace, davvero… come ho detto su twitter posso solo immaginare, ma nemmeno troppo 🙁

    1. Immagino la tua rabbia quando ti sei accorta di averlo lasciato lì!
      Sono contenta però che tu sia riuscita a ritrovarlo, significa anche che c’è ancora gente onesta in giro… Io non credo di ritrovarlo, ma la speranza è l’ultima a morire.
      L’esperienza insegna, questo è sicuro, e da ora in poi non lo porterò più… Magari vado con l’ipad o quando potrò permettermelo mi compro un netbook senza metterci nulla dentro e via.

      Ho visto le recensioni, ma come ho detto a Patrick non andando sola, e convinte che tanto ci serviva solo un posto in cui dormire la notte, non gli abbiamo dato troppo peso… altra cosa che non farò più.
      Grazie Fede, un abbraccio anche a te!

    2. … pensare che io mi ritinevo fortunata per aver ritrovato, dopo circa un’ora, il mio cappello di paglia dimenticato al bar dell’aeroporto di Fiumicino 🙂

  6. Ok. Non voglio fare di tutta un’erba un fascio…ma nei paesi dell’Est io ho vissuto 4 anni (a Praga) e purtroppo il problema nr. 1 coi turisti è sempre quello: i furti. Io ho portato la mia utilitaria a Praga dall’Italia, dotata di un ottimo antifurto e la prima notte…voilà…scomparsa! ho dovuto cercare un’interprete ceca per andare alla polizia dove ovviamente non parlano quasi mai inglese, e manco a dirlo non è servito a nulla. Dopo due mesetti per lavoro ero in un ristorante con clienti in centro, borsa appoggiata alla sedia, me l’hanno presa con tutto dentro, documenti, chiavi di casa, carta di credito, patente, etc… Poi a furia di stare lì ho capito l’andazzo, e non mi hanno rubato più niente. E neppure a tutti gli amici italiani che sono venuti a trovarmi 🙂 La microcriminalità è una piaga. Mi dispiace.

    1. Argh… mi spiace per tutti quei furti… son cose che hanno un valore enorme e non parlo solo a livello economico!
      In altre parti dell’est non abbiamo avuto nessun problema… Nemmeno in Montenegro, dove dormivamo in un palazzo ancora in costruzione! Eppure lì il pc l’ho SEMPRE ritrovato in stanza!
      Magari è un po’ una abitudine da quelle parti, però dipende anche da chi si incontra… Insomma sto cercando di essere fatalista 😀

  7. Lucia, ti capisco molto bene: i ladri mi hanno rubato il computer 6 mesi fa. Un computer che avevo comprato con i risparmi, con il mio lavoro, e con il tempo speso a recuperare i soldi di clienti dalla memoria corta. Sono rimasta abbacchiata e arrabbiata per molti giorni. La rabbia, se ci ripenso, mi sale ancora, però da allora ho imparato alcune cose che voglio condividere con te: i ladri ti hanno portato via non solo un oggetto costoso, ma anche una giornata di vacanza, il relax, la fiducia nel prossimo, la voglia di visitare di nuovo un paese. E a questi bastardi hai già dato molto del tuo tempo e molte delle tue energie. Cerca di andare avanti ora che (giustamente) hai fatto tutto il possibile e hai scritto questo forte – e splendido – sfogo. Questi ladri non si meritano la tua energia e il tuo tempo. Non sentirti sola, perché sono cose che come vedi capitano a tanti, e non sentirti in colpa perché tu sei stata molto prudente e non è colpa tua se ci sono degli str**** in giro. Cerca di non pensarci più! E da ora in avanti, col prossimo computer, non salvare più niente sul desktop: salva tutto su Google Drive. Magari è una cosa che facevi già, ma io all’epoca salvavo tutto sul desktop o nei documenti…e dopo il furto ho cambiato abitudini. Se mi ridovessero rubare il laptop, ruberebbero solo un involucro vuoto. Ma speriamo che non ricapiti, ovvio 😉 un abbraccio di solidarietà!

    1. Grazie per i consigli Fra! Sai che invece alla cosa di Google Drive non ci avevo pensato?
      Hai ragione anche sul tempo e le energie sprecate. Non lo meritano…
      Grazie davvero, e ricambio ancora più forte l’abbraccio di solidarietà… mi dispiace tantissimo, so come ti sei sentita.
      Non diamogliela vinta e andiamo avanti!

  8. Mannaggia Lucia, che bruttissima esperienza! Ho letto solo questa sera e non posso che comprendere la tua rabbia: al di la’ del danno economico, non da poco, e’ la perdita dell’identità virtuale personale, che fa male. E ancor più fa male non sentirsi tutelati dalle forze dell’ordine,di qualsiasi nazione siano! Si, forse andare al consolato sarebbe stata la cosa più sensata, ma ragionare coerentemente sotto l’onda emotiva non è ‘ facile.
    Io un Canada avevo perso l’iPad, distrattamente dimenticato su una panchina nel pieno centro di Quebec. Me ne sono ricordata solo un’ora dopo, quando già mi ero allontanata dalla zona. Sono andata nel panico più assoluto, volevo chiamare la polizia, l’ambasciata… per fortuna tutto il mondo NON è paese, perché era stato preso e lasciato nel vicino negozio di alimentari, che avrebbe provveduto a consegnarlo alla polizia se nessuno fosse andato a reclamarlo entro due ore. Spero che in qualche modo lo ritrovi anche tu, quantomeno i dati contenuti. E, comunque, una segnalazione al consolato io la farei comunque, inviando una copia della Nora della polizia locale. Si sa mai…

    1. Come ho detto a Federica, anche al tua storia è la dimostrazione che gente onesta esiste ancora e questo fa bene saperlo.
      Per fortuna non tutto il mondo è paese a volte, hai proprio ragione.
      Si, si… avevo già pensato di mandare una copia al consolato e ho fatto denuncia anche qui in Italia.
      Ora non posso che incrociare le dita, anche se le speranze sono vane…

  9. Cavolo Lucia!! avevo letto ieri sera e scritto il commento ma non riuscivo ad inviarlo!!
    Che brutta esperienza… più che altro perchè come dici tu veramente rischia di rovinarti il ricordo che può lasciarti un luogo solo per colpa dei soli st****i!
    Di gente così ne è piena il mondo purtroppo… e la cosa che fa più male è che oltre al danno economico (un mac ha un bel valore!) c’è anche, e soprattutto oserei dire, quello affettivo!
    Hai fatto bene a scrivere dell’accaduto e a segnalare la cosa ovunque… soprattutto anche per il comportamento della polizia che è inaccettabile per me!
    Domanda stupida: avevi la password e icloud sul mac?

    1. Grazie Eli!
      Si, avevo la pass e l’ho anche fatto bloccare, quindi se ora hanno intenzione di usarlo, ammesso riescano a trovare la pass, lo possono usare solo come soprammobile.
      Avevo anche icloud ma quelli dell’Apple mi hanno detto che non posso recuperare foto o file, solo contatti note e tutte quelle cose sulle app Mac…

      1. Si da iCloud a meno che non avevi tutto su streaming non puoi… era giusto per capire per lo meno eri riuscita a bloccarlo e/o cancellare le cose che ci sono su e se avevi una password di modo che chiunque l’abbia preso non possa usarlo!

  10. Lucia leggo solo adesso questo post e non mi meraviglio x niente… queste son cose che purtroppo in viaggio bisogna mettere in conto (a me é capitato a Buenos Aires e solo la prontezza di riflessi di mio marito ha evitato il peggio…).
    Anche io come altri dietro le recensioni dell’hotel non avrei certo prenotato lì ma sai come si dice “del senno di poi é pieno il mondo” e quindi non posso che esserti vicina e ringraziarti per aver condiviso questa brutta esperienza affinchè altri nn la ripetano, almeno in quella struttura.
    Un abbraccio immenso

    1. La prontezza di riflessi in certe situazioni è veramente tutto… fai i complimenti a tuo marito da parte mia!
      Purtroppo mi fido troppo del prossimo, ma dopo questa esperienza sicuramente le cose cambieranno… e la prossima volta non c’è scusa che tenga, le recensioni le ascolto eccome!
      Un abbraccio immenso anche a te Simo, grazie <3

  11. Ciao Lucia, mi dispiace infinitamente, anche perchè questa disavventura contribuisce a darti un ricordo pessimo del tuo viaggio e della città. (peraltro GIUSTAMENTE lo si percepisce dal tuo racconto). Io al tuo posto scriverei anche sui siti di recensione per far conoscere la storia a chi ha intenzione di prenotare quell’ostello!
    P.S. Ci tengo a dire che noi anche se abbiamo dormito in un ostello da 16€ a notte a Cracovia ci siamo trovati benissimo, per cui purtroppo siete state semplicemente sfortunate! 🙁

    1. Grazie Fabiola!
      Guarda, il fatto del ricordo pessimo è ciò che più mi dispiace, perchè davvero quei posti meritano una visita. Infatti credo ne parlerò più avanti, perchè ora come ora non riuscirei a farlo con lucidità.
      Ho già scritto su booking, ora lo farò anche su tripdavisor, sperando che possa salvare qualcuno dall’avere la stessa esperienza.
      Si, è stata solo sfortuna… come ho già detto bisogna essere fatalisti, ma in certe situazioni la rabbia è così tanta che non ti fa vedere le cose come dovresti…

  12. A me è capitato che rubassero la macchina fotografica a Barcellona la penultima sera delle vacanze (con le foto di due splendide settimane). La cosa che mi aveva fatto arrabbiare di più era perdere ricordi che non sarebbero più tornati. Come mi pare di capire dal tuo articolo, la perdita maggiore sono stati i documenti, le foto e il lavoro svolto duramente e che non puoi recuperare in nessun modo.
    Anche se inizialmente eri titubante, secondo me un blogger DEVE scrivere anche le esperienze negative. Siamo persone reali e i viaggi non sono solo mare cristallino e fiorellini di campagna. Inoltre i blog devono essere informativi. Beh, a me è servito leggere il tuo post e inviterei qualsiasi blogger a raccontare i viaggi per quello che sono, nel bene e nel male.

    1. Lo fanno apposta a farlo l’ultima sera?? Così uno non ha nemmeno il tempo di organizzarsi!
      Che brutta gente 🙁
      Sul resto hai pienamente ragione, ed è stato uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere. Alla fine i nostri sono diari di viaggio, raccontano noi stessi e le nostre esperienze, nel bene e nel male…

  13. Purtoppo pare non ci sia niente da fare… mi rimane sono una speranza piccola piccola. Ho ancora il mio asso nella manica da giocare… mi auguro che sia quello vincente

  14. Oddio Lucia! Che brutta esperienza! Mi dispiace davvero tanto! L’ unica cosa che aggiungo ai buoni consigli già dati dagli altri è archiviare tutto su hard disk esterni. Io ne ho 2 su cui faccio il backup di documenti e foto importanti. 2 perché si possono rompere, ma spero non insieme! Quanto ai furti, a me hanno rubato la macchina fotografica in treno nella civilissima Danimarca…come dice Simona purtroppo succede. 🙁 Un abbraccione!

    1. Sto sentendo un sacco di gente che ha avuto lo stesso problema in viaggio: auto, pc, telefoni, macchinette fotografiche… è un vero peccato, tutto questo poi rovina sempre un po’ i ricordi e la bellezza del viaggio.
      Se solo l’uomo imparasse ad essere più civile… 🙁

    1. Grazie Dany! Sentire tanto calore per me è un piacere immenso… Fa quasi passare la rabbia :p

  15. Brutta storia. Sono tornato da lì qualche giorno fa, ed ho avuto un’esperienza estremamente positiva (per la cronaca, ero in Westerplatte, quindi pochissimi passi più a Nord di Gertrudy), sia a livello ambientale, che culturale.
    Purtroppo, non fidandomi assolutamente di alcuna cassetta di sicurezza del tipo “la direzione non è responsabile de…”, quando esco, preferisco portare sempre tutto quello di valore con me.
    Se è un Mac, potresti provare con quelle funzioni del tipo “Back to my Mac” et similia. Ho letto di persone riuscite a risalire alla posizione tramite l’indirizzo IP, o riuscite addirittura ad attivare la webcam integrata ma, trattandosi di cose per sentito dire, non conosco i dettagli.

    1. Infatti mi dispiace tantissimo che questo fatto abbia rovinato il ricordo di un viaggio che fino a quel giorno era stato bello.
      Le ho provate tutte, mi hanno detto di provare ad andare all’Apple Store direttamente… è l’ultima speranza, incrocio le dita 🙁

  16. Che brutta, bruttissima esperienza tesoro… mi dispiace davvero tanto. Quando viaggio io non dico “dai torniamo in hotel” ma “dai torniamo a casa” perché il luogo in cui scelgo di alloggiare diventa la mia abitazione per qualche giorno… mamma mia, ho i brividi solo a pensarci. A Roma mi sono entrati i ladri in casa ed è un qualcosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico…
    Ti abbraccio forte**

    1. Ricambio l’abbraccio, forte forte! GRazie :**
      Dico sempre anche io “torniamo a casa”, viene naturale… altro motivo per cui certe cose non dovrebbero esistere.
      Mi spiace tantissimo per i ladri, posso solo immaginare come ti sei sentita 🙁
      Ti stritolo forte!

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