Andare a Vienna e non provare la Sacher (o Sachertorte) è come venire in Italia e non mangiare la pasta: sacrilegio!
E noi non potevamo lasciar sfuggire l’occasione… ma qual è la miglior Sacher di Vienna?
Hotel Sacher: la miglior Sacher di Vienna?
Per nostra fortuna la fila non era molta, ma quel tanto che bastava a farci chiedere se indossavamo il giusto abbigliamento. Le comode divise da turisti, in certe occasioni forse non sono l’ideale, e davanti a noi vestiti di jeans e maglietta, sfilavano donne e uomini eleganti. Quando pochi minuti dopo un’altra coppia di turisti arrivò al nostro fianco, tirammo un sospiro di sollievo, e finalmente chiedemmo alla ragazza all’ingresso se c’era un tavolo per due.
Ordinammo due caffè viennesi e, ovviamente, due fette di Sacher. Il servizio fu veloce, le cameriere sorridenti, e finalmente arrivò la tanto attesa torta. I caffè viennesi erano eccezionali, soprattutto per il tocco di cannella, che da quel tocco speziato alla dolcezza del cacao.
La Sacher invece ci ha un po’ deluso. Già entrando si vede che sono torte fatte in serie, tagliate a fatte e poi lasciate lì all’aria finchè non finiscono. Non c’è la marmellata, oppure è talmente poca che non si sente… alchè ci siamo posti una domanda: non è che nella ricetta originale la marmellata non c’è, o ce n’è in quantità minima, a differenza di come siamo abituati noi?
La panna accanto alla torta però era buona, e aiutava a rendere la Sacher meno… “secca”.
Il bello è stato che il giorno dopo ci siamo fermati in un negozio sulla Kärtnerstrasse, uno dei tanti che vendono dolci come souvenirs, per comprare una sacher da portare a casa. L’abbiamo mangiata due giorni dopo, e… era più buona di quella dell’Hotel Sacher!
Però l’atmosfera non è sicuramente la stessa. Sarà che il sapere la storia del luogo, il sapere che mangi una cosa nel luogo esatto in cui è stata inventata, o magari semplicemente il mood che solo Vienna sa dare, lo rendono una tappa da non perdere… magari solo per un caffè viennese!
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